Post date: 17-ott-2017 9.59.07
COME SPENDENDO POCO HAI GIA' SPESO MOLTO
Il regime forfettario ovvero puoi non tenere la contabilità o quasi
Il regime fiscale agevolato per autonomi (c.d. "regime forfetario") secondo la normativa tributaria, a partire dal 2015, costituisce il regime naturale per le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni che soddisfano determinati requisiti previsti dalla norma.
Principalmente il regime prevede la determinazione forfetaria del reddito (con eventuale riduzione per i soggetti che iniziano l'attività), l'assoggettamento del reddito ad imposta sostitutiva di IRPEF, IRAP e addizionali pari al 15%, l'esclusione da IVA, la determinazione agevolata dei contributi previdenziali.
Con questo regime puoi evitare di:
liquidare e versare l’imposta sul valore aggiunto; evitare la registrazione delle fatture emesse (art. 23 del DPR 633/72); la registrazione dei corrispettivi (art. 24 del DPR 633/72) e registrazione degli acquisti (art. 25 del DPR 633/72), la tenuta e conservazione dei registri e documenti (art. 39 del DPR 633/72), salvo per le fatture di acquisto, le bollette doganali di importazione e i documenti emessi per certificare i corrispettivi. Non devi fare la dichiarazione e comunicazione annuale (art. 8 e 8-bis del DPR 322/98) le comunicazioni dei dati delle fatture emesse e ricevute (art. 21 del DL 78/2010) le comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche IVA (art. 21-bis del DL 78/2010)
Cosa devi continuare a fare:
numerare e conservare le fatture di acquisto e le bollette doganali, certificare gli incassi con fattura, scontrino o ricevuta fiscale;
sulle fatture emesse ai sensi dell'art. 21 del DPR 633/72 occorre indicare, in luogo dell'ammontare dell'imposta, l'annotazione "Operazione in franchigia da IVA" con indicazione della norma di riferimento;
Integrare la fattura per gli acquisti intracomunitari e per le altre operazioni di cui risultano debitori d'imposta, con l'indicazione dell'aliquota e dell'imposta e versamento dell'imposta a debito entro il giorno 16 del mese successivo a quello di effettuazione delle operazioni
Presentare agli uffici doganali degli elenchi INTRASTAT
Rettificare la detrazione IVA all'atto dell'accesso al regime agevolato, oppure in caso di fuoriuscita dallo stesso, e versamento dell'imposta
Il regime semplificato ovvero la tua contabilità è parziale o zoppa, una mera contabilità per il fisco.
Il regime contabile semplificato si applica naturalmente da determinate categorie di soggetti che, essendo privi dei requisiti necessari all'applicazione del regime forfetario per autonomi, non abbiano superato nell'anno precedente, oppure prevedano di non superare nell'anno in cui iniziano l'attività, determinati limiti di ricavi. Sono le persone fisiche che esercitano imprese commerciali ai sensi dell'art. 55 del TUIR, società di persone e soggetti ad esse equiparati ai sensi dell'art. 5 del TUIR, enti non commerciali che, esercitano un'attività commerciale in via non prevalente, i trust, nel caso esercitino un'attività commerciale in via non prevalente.
Per rientrare in tale regime semplificato occorre che, nell’esercizio precedente i ricavi percepiti non abbiano superato il limite di euro 400.000 per le imprese aventi ad oggetto prestazioni di servizi, oppure euro 700.000 per le imprese esercenti altre attività.
Chi sceglie questo regime deve tenere per la normativa fiscale i registri prescritti ai fini IVA il registro delle entrate e delle uscite (solo se vengono effettuate esclusivamente operazioni non soggette a registrazione ai fini IVA) e il registro dei beni ammortizzabili.
Il regime della Contabilità Ordinaria, ovvero la contabilità vera e propria
L’unico vero regime contabile previsto dal Codice Civile è il regime di tipo ordinario, consiste oltre alla tenuta dei registri di tipo fiscale, previsti per il regime semplificato, anche del Libro giornale e degli inventari.
Perché è preferibile il regime ordinario agli altri regimi.
Premesso che è un preciso dovere di ogni imprenditore, sia sotto il profilo civilistico sia sotto il profilo fiscale tenere una contabilità ordinata ed aggiornata, è indubbio che regimi contabili semplificati e ancor di più i regimi forfettari rappresentano delle lacune di informazioni di non poco conto. I regimi semplificati e forfettari adempiono esclusivamente ad esigenze di natura fiscale da parte dell’erario, seppur apparentemente vantaggiosi in termini di costi e di adempimenti connessi, portano in dote una serie di costi occulti per l’imprenditore che gli adotta.
Il regime forfettario prevede un abbattimento in termini percentuali dei propri ricavi, salvo pochi casi, non sempre tale regime rappresenta un vantaggio in termini di imposte da dover pagare rispetto agli altri regimi. Tale regime è vantaggioso per quelle attività professionali che non hanno costi di struttura, quali ad esempio affitti, e che utilizzano poche strumenti, questo regime non dà alcuna informazione sulla redditività reale della propria attività, proprio per il fatto che non viene tenuta alcuna contabilità.
Il regime semplificato invece dà una visione un po’ più reale dell’attività, ma essendo limitato “ai Costi e ai Ricavi” non sempre risulta essere vantaggioso anche in termini di imposte che occorre pagare all’erario.
Un semplice esempio può far meglio comprendere la situazione. Ipotizziamo un imprenditore che utilizza il regime semplificato. Questo imprenditore produce macchinari per i quali ha dovuto sostenere dei costi pari a 500 e ha ricavato dalla vendita 800, quindi il proprio guadagno è risultato essere di 300. In questa situazione pagherebbe le imposte su 300 che ipotizziamo pari al 50% cioè 150, il suo guadagno netto sarebbe pertanto di 150. Purtroppo alcuni suoi clienti a causa della crisi non lo hanno pagato e parte dei propri ricavi ipotizziamo pari a 100 non è stato possibile recuperarli in alcun modo. Accade che per il fisco comunque il suo guadagno lordo è pari a 300 e dovrà pagare comunque 150 di imposte. Le tabelle che seguono evidenziano le differenze esistenti e i costi occulti insiti nei due regimi contabili.
In regime semplificato
In regime ordinario
L’esempio sopra riportato evidenzia chiaramente il costo occulto, ma non l'unico, a cui è soggetto un imprenditore adottando un regime apparentemente più semplice e meno oneroso dal punto di vista dei costi per la relativa tenuta.
Una gran parte degli imprenditori in Italia è solerte nel scegliere di tenere la contabilità semplificata perché comporta meno lavoro per loro e per i professionisti che li seguono e così credono di risparmiare.
L’esempio sopra riportato rappresenta un primo motivo per cui “semplice” può significare molto più costoso.
Un altro valido motivo per tenere la contabilità ordinaria è sicuramente dato dal fatto che in caso di fallimento devo poter produrre il libro degli inventari e il libro giornale per rispettare il dettato del codice civile. Se il fisco permette di tenere la contabilità semplificata e pertanto non può chiederti il libro giornale e/o il libro degli inventari è altrettanto vero che per il codice civile l’obbligo rimane.
Significa che, in caso di fallimento, mancando una parte dei documenti contabili che per legge sono obbligatori, non sarai in grado di dimostrare se hai operato correttamente o meno nella gestione aziendale con il rischio di essere accusato di bancarotta.
E' innegabile che la Contabilità semplificata rappresenta una visione parziale della propria azienda, significa navigare a vista.
La contabilità semplificata impedisce di capire come sto andando. Se rilevo pochi dati avrò poche informazioni per poter governare la mia azienda. Come faccio a capire se la mia liquidità sarà sufficiente per gestire la mia azienda? Come faccio a far capire ai miei finanziatori (banche ad esempio) che la mia azienda è meritevole di credito per sviluppare il mio business, se agli stessi non sono in grado di rappresentare la mia situazione finanziaria, se ho buoni clienti che mi pagano regolarmente, se sono un buon cliente per i miei fornitori?
Solo con la Contabilità ordinaria posso avere una serie di informazioni che mi permettono di guidare la mia azienda e di migliorare la mia competitività. Solo la contabilità ordinaria permette, estrapolandone i dati, di predisporre un adeguato sistema di controllo di gestione.